Convegno: “Neurobiologia e Disturbi del Comportamento Alimentare – Per una comprensione biologica dei DCA”

Presentiamo il terzo convegno di formazione del 2017, organizzato dall’equipe dell’Ambulatorio DCA – ASST Santi Paolo e Carlo – e patrocinato da SITCC Lombardia, con il supporto di Nutrimente Onlus.

Questo nuovo incontro verterà sulla neurobiologia dei disturbi della nutrizione e sarà oggetto di approfondimento con ricercatori esperti dell’Università degli Studi di Milano e Bicocca.

Le risorse neuroscientifiche attuali dedicate allo studio dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, così come ridefiniti dal DSM V (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali – quinta edizione), appartengono a diverse aree disciplinari altamente specialistiche che necessitano di un attivo confronto con il fine di integrare l’assortimento di dati fin qui raccolti e, in ultima analisi, favorire il chiarimento dell’eziologia di tali patologie multifattoriali complesse.

Dopo il consueto saluto accademico del direttore del Dipartimento di Scienze della Salute – UNIMI, prof. Silvio Scarone, la dott.ssa Gloria Faraci, dirigente medico psichiatra, aprirà i lavori inquadrando lo stato dell’arte della ricerca attuale.

Le condotte alimentari disfunzionali sono l’espressione fenomenologica dell’interazione costante e progressiva di numerose variazioni genetiche, o polimorfismi, e influenze ambientali cumulative, variabili che le definiscono come patologie multifattoriali complesse.

Se è vero che le più autorevoli fonti epidemiologiche concordano nel riconoscere un’importante familiarità nella suscettibilità allo sviluppo dei disturbi dell’alimentazione, le metanalisi riportano ancora dati contraddittori e/o inconclusi sul ruolo dei singoli geni implicati (Bulik CM 2015, Karolinska Institutet). Questo, di fatto, rende molto insidiosa la valutazione del peso relativo delle diverse componenti ereditarie e delle sollecitazioni stratificate dell’ambiente esperienziale.

Il dott. Giandomenico Schiena, medico specializzando in Psichiatria – UNIMI – integrerà queste riflessioni riportando quanto osservato attualmente nei circuiti anatomo-funzionali attraverso risorse di neuroimaging. La peculiare articolazione del tema e il severo impatto sociale di questi disturbi impongono la formulazione di nuove prospettive d’indagine traslazionale.

Nello specifico ospiteremo il professor Fabio Fumagalli – Dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari, UNIMI – che introdurrà il modello animale “ABA”, acronimo di “activity-based anorexia”, studiato per meglio comprendere la fisiopatologia dei fenotipi alimentari restrittivi.
Interverrà inoltre la dott.ssa Francesca Borgo – Dipartimento di Scienze della Salute, UNIMI – che illustrerà il ruolo del “microbiota-gut-brain axis”, ovvero delle correlazioni tra la flora microbica intestinale e il sistema nervoso, nella patogenesi e nel mantenimento dei disturbi della condotta alimentare.

Passeremo quindi la parola alla dott.ssa Giulia Mattavelli – Dipartimento di Psicologia, UNIMIB – che spiegherà innovative tecniche elettrofisiologiche impiegate nello studio della fenomenologia DCA e gli usi applicativi nel trattamento clinico. Tra quelle più indagate nella letteratura scientifica emerge la “tDCS”, o “Transcranial Direct Current Stimulation” (stimolazione transcranica a corrente diretta), una procedura di stimolazione cerebrale non invasiva che permette di modulare l’attività neuronale inducendo una modificazione del comportamento sia nel breve che nel lungo termine.

Modereranno l’evento, con l’obiettivo di coniugare gli aspetti neurobiologici con quelli clinici, la dott.ssa Sara Bertelli, responsabile scientifico, e il dott. Armando D’Agostino, ricercatore UNIMI, segreteria organizzativa Nutrimente Onlus.

Posted by Gloria Faraci

Per maggiori informazioni consultare la locandina dell’evento
Per REGISTRARSI scrivere alla segreteria organizzativa: formazione@nutrimente.org, specificando nome, cognome, professione/titolo e richiesta ECM.

Prossimi appuntamenti:

10 Novembre 2017 ore 8.30-12.30
“Act Mindufullness: tecnica terapeutica nei pazienti DCA”

 

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