Festa della mamma: lettera d’amore e di fatica

festa della mamma

La rubrica di maggio del nostro spazio per il Teen Nutritional Help, linea telefonica di supporto per i genitori di adolescenti che hanno problemi con il corpo e con il cibo, non può che essere dedicata alla festa della mamma.

Condividiamo l’articolo del Corriere della Sera che contiene le “confessioni” di una mamma di adolescente confusa e in difficoltà.
Rispecchia nelle sue parole il percorso di crescita della sua “bambina” e incontra il pensiero di molti genitori, spesso increduli sul cambiamento di atteggiamento delle proprie figlie.
Cresce, anche se tu sei sempre in viaggio e lavori dodici ore al giorno. Anche se non c’eri al suo primo dente, alla sua prima parola, alla sua prima recita, cresce anche bene, serena, almeno sembra, educata almeno spero, e sufficientemente responsabile, almeno così vorrei.” Dopo un condivisibile excursus sulle sfide del ciclo di vita, dal parto allo svezzamento, dai pannolini all’inserimento scolastico, in questo lento equilibrio fra il bisogno della mamma e la spinta all’autonomia. Questa autonomia, temuta ed incoraggiata, improvvisamente esplode come un pop corn e si fa invadente nel rifiuto delle regole, nell’affermare a tutti i costi il proprio posto nel mondo, passando attraverso un conflitto con se stesse e con le proprie madri.
“Sbalzi di umore e cocciutaggine, senso di ribellione e impulsivi scatti di ira alternati a richieste di affetto, abbracci e sdolcinate (ma molto gratificanti per la mamma incredula) richieste”. In questo processo di individuazione della propria personalità, dei propri gusti, si posiziona il bisogno di essere incoraggiate, supportate anche negli errori commessi e poi di nuovo accolte nella base sicura delle braccia genitoriali.
L’articolo richiede un “kit di sopravvivenza per una mamma di adolescente”, un manuale di istruzioni. Noi del Teen Nutritional Help non lo abbiamo, ma possiamo sostenere i genitori in questo cambiamento, per far sì che accompagnino i turbamenti di questo salto evolutivo, che possano essere una spinta su cui il giovane o la giovane si appoggi per salpare verso la propria indipendenza, ma che lasci la porta sempre aperta affinché sia una base sicura nei momenti di difficoltà. E “questa casa non è un albergo”.. forse si può trasformare in “questa casa è il tuo posto sicuro” a cui, si, i figli accedono proprio nel momento del bisogno per trovare riparo, conforto e poi partire ancora!

FONTE: Lettera d’amore e fatica a una figlia adolescente

Elisabetta Costantino

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