Fat 2 fit: giocare col peso corporeo

fat 2 fit

Nuova moda fra i ragazzi: un videogioco in cui la/il protagonista ingrassa, mangiando panini e dolcetti e dimagrisce a vista d’occhio, mangiando cetrioli e facendo ginnastica.

Fat 2 fit: in cosa consiste il gioco

“Nel nuovo entusiasmante gioco Fat 2 Fit, prendi parte a una competizione piuttosto insolita: devi prendere parte a gare di corsa tra persone grasse!”.

Questa è la descrizione di un nuovo videogioco per app, prodotto dall’azienda di gaming Vodoo, per invogliare all’acquisto. Se lo slogan inizia con un etichetta stigmatizzante quella di “persone grassa”, poi continua con un messaggio politicamente corretto:

“Tutte le taglie sono belle e necessarie per vincere! Scegli la tua dieta con cura per assicurarti di superare gli ostacoli e raggiungere il traguardo. A volte un panino è l’idea migliore, ma altre volte un cetriolo è tutto quello che ti serve! Buon appetito!”.

La rete rassicura il giovane acquirente sul fatto che le taglie sono tutte belle, poi, però, si inizia a giocare e, guardando la protagonista del gioco, è estremamente visibile ed evidente il suo vero e proprio allargarsi in modo repentino ad ogni singolo panino e restringersi ad ogni cetriolo; così la protagonista si affanna per raccogliere pesetti per allenarsi e verdure per dimagrire.

Fat 2 Fit e i messaggi non tanto nascosti

L’obiettivo manifesto del gioco sarebbe quello di stimolare il consumo di cibo sano, in realtà sembra l’ennesima presentazione di una cattiva cultura generale della alimentazione.

Il messaggio implicito di Fat 2 Fit è riconducibile alla cultura della dieta che separa i cibi in buoni e cattivi.  È importante ricordare, sopratutto ai caregivers, ma anche ai ragazzi stessi che assegnare al cibo qualità morali è scorretto . Demonizzare i cibi  considerati più calorici ha un triplice effetto negativo:

  1. Alimenta il desiderio e, quindi, a sua volta, la frustrazione;
  2. Elimina una parte di nutrienti che possono essere utili per sostenere la crescita;
  3. Facilita il senso di colpa dopo averne mangiato uno o anche solo per averlo desiderato con immediati effetti sulla stima di sé, sul senso di adeguatezza, alimentando eventuali tentativi di rimediare con restrizioni alimentari.
Cultura della dieta vs cultura del benessere

Per un buon equilibrio e quindi per la salute del nostro corpo, non è efficace adottare un comportamento proibizionista. Come dimostrano i poco duraturi risultati delle diete estremamente restrittive che, sì, fanno perdere molto peso in poco tempo, ma con conseguenze negative per la salute psicofisica e con un immediato recupero del peso perduto. Lo yo-yo del peso porta purtroppo ad un aumento del grasso addominale e ad una perdita della massa muscolare, con conseguenze sulla salute.

In una cultura del benessere a 360 gradi, noi di Nutrimente Onlus come medici, psicoterapeuti e dietisti esperti in disturbi dell’alimentazione, insistiamo sul combattere questo tipo di messaggi e sulla necessità che i genitori monitorino le scelte di gioco e, naturalmente, di alimentazione dei ragazzi, favorendo la completezza e l’equilibrio dei pasti, nel rispetto dello sviluppo della crescita e dell’ascolto di sé.

Elisabetta Costantino Psicoterapueuta,  Monica Turchetto Dietista

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