Fotografia sensibile, il resoconto del workshop della IV edizione

Nel weekend del 6-7 aprile 2019 si è tenuta la quarta edizione del nostro laboratorio di fotografia sensibile: ecco a voi un breve sunto, per spiegarvi come si è svolto.

Due giornate per chi ha difficoltà con la propria immagine corporea. Due giornate per sperimentarsi in nuove attività. Due giornate per lavorare su se stessi in un contesto di gruppo, ma comunque protetto.

È questo il nucleo centrale del nostro laboratorio di Fotografia Sensibile. Ormai alla sua quarta edizione, anche questo fine settimana si è concluso tra sorrisi, soddisfazione e nuove piccole conquiste personali dei partecipanti, conduttori compresi.

Il workshop è iniziato sabato 6 aprile, presso il Centro Equilibrio in Movimento in via Antonelli 3 a Milano, con il benvenuto ai nostri 10 partecipanti. Dopo una breve presentazione sull’immagine corporea, a cura della psicoterapeuta Elena Costa e del tecnico della riabilitazione psichiatrica Roberta Brancato, la giornata è proseguita con una sessione di yoga, con l’insegnante Maria Avaro, e una sessione di automassaggio ayurvedico, con l’operatrice ayurvedica Mariangela Beretta. Dopo è stato il momento di sperimentarsi nell’autoritratto, nella fotografia a coppie e nel selfie, sotto la guida e le spiegazioni tecniche della nostra fotografa Michela Di Savino.

La seconda giornata si è aperta con un momento di condivisione in gruppo dei desideri di ciascuno riguardo alle fotografie (cosa piace e cosa no, cosa vorrebbero esprimessero di loro…), per poi proseguire con l’esperienza delle campane tibetane, con Mariangela, e del ritratto, con le foto scattate da Michela. Le nostre due giornate si sono concluse con un ultimo lavoro, la creazione di un collage con le foto scattate nel corso del laboratorio, con quelle portate da casa e con vari ritagli di giornale; come saluto finale, la rilettura delle produzioni dei partecipanti con Michela.

Tante sono state le domande, le riflessioni ma anche le risate o i momenti di commozione che sono scaturite dal percepire il proprio corpo in un modo diverso dal solito; attraverso l’aiuto di professionisti diversi, i partecipanti hanno avuto la possibilità di vivere il proprio corpo come parte di sé, come strumento integrato per poter gioire di esperienze nuove e piacevoli. Il tutto con la consapevolezza di essere in un contesto protetto dove, in caso di necessità, si poteva fare affidamento sui terapeuti presenti.

Alcuni momenti del workshop

Aspettiamo adesso la quinta edizione!

Elena Costa e Roberta Brancato

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