Progetto gruppo Ama

Il genitore, che all’inizio si sente soltanto bisognoso di sostegno, si scopre anche capace di dare aiuto con la sua presenza ed il suo contributo: la famiglia diventa a sua volta risorsa non solo per il proprio figlio ma anche per altre famiglie in difficoltà, offrendo speranza e fiducia nel percorso da intraprendere. Le famiglie che partecipano ai gruppi AMA possono imparare da e con gli altri attraverso il confronto di esperienze e lo scambio di informazioni, passando da soggetti passivi ad agenti attivi, verso se stesse e verso gli altri, incoraggiati dai facilitatori e dal terapeuta.

Il progetto nasce dal desiderio di Nutrimente Onlus di dedicare un’attenzione particolare ai genitori, al ruolo e all’importanza che ricoprono nella lotta contro i disturbi del comportamento alimentare e scaturisce dall’analisi dei bisogni svolte dai professionisti di Nutrimente onlus, esperti in DCA.

Per Nutrimente Onlus la famiglia è da sempre una risorsa preziosa e fondamentale sia nella prevenzione che nelle varie fasi di un disturbo del comportamento alimentare.

Obiettivi del gruppo

  • Rispondere alla pressante richiesta dei genitori delle ragazze/ragazzi affetti dai Disturbi del Comportamento Alimentare di essere accompagnati nel difficile percorso terapeutico dei propri figli, che coinvolge tutta la famiglia;
  • Sostenere e accompagnare i genitori delle ragazze/ragazzi affetti dai Disturbi del Comportamento Alimentare, partendo dai pazienti che si affidano soprattutto all’ambulatorio dei disturbi alimentari (DCA) dell’ospedale S. Paolo di Milano. I casi sono sempre più in crescita;
  • consentire la condivisione delle esperienze e vissuti comuni tra i familiari;
  • favorire il confronto fra i familiari che hanno già superato le fasi più critiche e chi, invece, sta
  • affrontando il primo stadio della malattia;
  • Educare le famiglie alle dinamiche che ruotano intorno al disturbo del comportamento alimentare in modo da eliminare e ridurre la sensazione di pregiudizio e discriminazione intorno al disturbo;
  • valorizzare la consapevolezza del singolo genitore, o altro familiare coinvolto, come risorsa per sé e per gli altri: il gruppo possiede un’identità che è formata da ogni singolo partecipante. Il gruppo è un punto di riferimento, di connessione e di identificazione con gli altri;
  • facilitare il self-help tra pari.

Ogni gruppo AMA di “spazio ai genitori” prevede al proprio interno la presenza di due facilitatori, appositamente formati, con il compito di stimolare riflessioni, aiutare i genitori a mettersi in gioco e condividere le proprie esperienze ed emozioni e di uno psicologo esperto nella cura dei disturbi alimentari allo scopo di tutelare le dinamiche di gruppo, offrire supporto in eventuali momenti critici e creare un ponte di comunicazione tra la famiglia ed i curanti affinchè i genitori non si sentano abbandonati nella difficile situazione che si trovano a vivere


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