Educare a un’immagine positiva del corpo e di se stessi

Nella rubrica del teen nutritional help di di novembre parliamo di prevenzione, argomento che ci sta particolarmente a cuore, soprattutto quando i disturbi alimentari riguardano fasce di età molto basse.

Partiamo dalla storia di Marta, pubblicata su Letteradonna.it nell’articolo Disturbi Alimentari Infantili: quando intervenire e come prevenire, può venir spontaneo chiederci perché una bambina di 9 anni inizi a manifestare così precocemente un disagio rispetto al cibo e alla propria immagine corporea.

Numerosi studi riportano dati allarmanti circa la percentuale di bambini che presentano disagi alimentari e insoddisfazione per il corpo. Questi problemi iniziano a manifestarsi già a partire dall’età scolare e ci inducono a riflettere su come proteggere i più piccoli in una fase della vita in cui l’alimentazione e l’immagine di sé sono ancora prevalentemente affidati ai genitori.

Tornando alla storia di Marta, da una serie di domande del medico alla madre, emerge che a scuola di danza:

“La controllano sempre anche come cresce, le pesano tutte ogni settimana”

“Misurare una bambina ogni settimana significa farla focalizzare sul proprio peso e iniziare a farle considerare il cibo un nemico. Tanto più scorretto pesarla davanti a tutte le compagne…”

Questa pressione verso l’aspetto fisico viene recepita sempre più precocemente e in diversi contesti. Negli ultimi decenni più che mai i bambini, come gli adulti, sono costantemente esposti a messaggi che comunicano ideali di bellezza irraggiungibili. Vengono incoraggiati a preferire certi gusti estetici oppure sentono i familiari parlare di dieta e dei chili di troppo, davanti a loro. I bambini, quindi, rischiano di apprendere modelli di comportamento disfunzionali cercando di apparire come gli altri hanno deciso sia “giusto”.

È fondamentale educare i bambini ad avere un buon rapporto con il cibo e il proprio corpo. L’apprendimento a questa età, infatti, avviene soprattutto imitando gli adulti più vicini. Per questo è utile che i genitori si chiedano come loro stessi vivono il rapporto col cibo e il corpo

Come afferma la dr.ssa Martina Earle  nell’articolo:

“quando i genitori si siedono a tavola portano con sé le loro precedenti esperienze legate all’alimentazione e spesso queste riattivano anche dei fantasmi” ad esempio precedenti disturbi alimentari di cui si è sofferto, esperienze negative col cibo e il peso corporeo ecc. “che possono interferire nella relazione genitore bambino creando un clima rigido ed intrusivo”.

Quando un bambino non riesce a sviluppare un buon rapporto col proprio corpo, le conseguenze possono manifestarsi anche sotto forma di disturbi alimentari.

Segnali di un problema e consigli per un’immagine corporea positiva

campanelli d’allarme  non vanno sottovalutati. Prestate attenzione all’eccessiva attenzione a quello che si mangia, il rifiuto talvolta improvviso di mangiare alcuni alimenti o ad un impegno eccessivo nello svolgimento di attività fisica. 

  • Insegniamo ai nostri figli delle sane abitudini alimentari, enfatizzando più il beneficio sulla salute che sull’estetica
  • Favoriamo il movimento per stare meglio e divertirsi, non per perdere peso
  • Limitiamo l’esposizione a immagini o commenti su forme e corpi proposti dai vari canali di comunicazione
  • Impegniamoci ad individuare criteri di valutazione diversi dall’aspetto fisico sia nei nostri figli sia negli altri

In questo modo li aiuteremo a sviluppare un rapporto migliore col loro corpo e a diventare meno vulnerabili di fronte ai cambiamenti fisiologici dell’adolescenza e della vita.

Se siamo in difficoltà rivolgiamoci a degli esperti in grado di rispondere ad eventuali dubbi. Siamo una risorsa fondamentale per i nostri figli!

Nutrimente Onlus e la prevenzione

Nutrimente Onlus da anni si dedica alla lotta per i disturbi alimentari anche attraverso laboratori specifici sull’immagine corporea.

“Fotografia sensibile” è un progetto che permette alle persone che hanno difficoltà ad accettare la propria immagine a riavvicinarsi al proprio corpo imparando a guardare oltre. Il prossimo evento, trovate tutte le informazioni a questo link, si terrà a Milano il 23 e 24 novembre.

La nostra associazione è presente anche nelle scuole, nelle associazioni sportive e di danza. Spesso la richiesta arriva dagli insegnanti, che sentono il bisogno di essere formati a riconoscere i segnali precoci di eventuali disagi col cibo e il corpo. Un altro motivo è divulgare i concetti di salute e cura di sé, mantenendo il giusto valore alla performance sportiva.

La lunga esperienza clinica dei fondatori ha portato l’associazione a credere molto nel contributo che i genitori nella lotta ai disturbi alimentari. Per questo ha pensato al progetto “Spazio ai genitori”, gruppi di auto mutuo aiuto (AMA), dedicato alle famiglie di ragazzi che presentano disagi con il corpo e il cibo, per confrontarsi e condividere le difficoltà quotidiane.

E’ possibile richiedere informazioni o chiarire dubbi contattando il Servizio Teen Nutritional Help al 3335600344 o all’indirizzo e-mail  teennutrihelp@gmail.com 

Roberta Fiscaletti

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